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COISP Arezzo

Sindacato di Polizia

L’Ordine di Servizio … non è per tutti!

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Arezzo, 03 novembre 2018

Oggetto: D.P.R. 28 ottobre 1985 n. 782 – Approvazione del regolamento di servizio dell’Amministrazione della pubblica sicurezza. Art. 42 – Ordine di servizio.

AL SIGNOR QUESTORE di AREZZO

e per conoscenza,
Al Signor Dirigente l’Ufficio di Gabinetto di AREZZO

Ill.mo Signor QUESTORE,

l’Ordine di Servizio costituisce il documento che registra la situazione organica dell’ufficio, reparto o istituto e ne programma le normali attività di servizio.

Viene redatto giornalmente sulla base delle istruzioni ministeriali di cui all’art. 35 ed esposto all’albo dell’ufficio, del reparto o dell’istituto entro le ore 13,00.

Eventuali successive variazioni vanno comunicate tempestivamente al personale interessato a cura dell’ufficio, reparto o istituto da cui dipende.

L’ordine di servizio contiene: cognome e nome, qualifica del personale, tipo del servizio con l’indicazione dell’orario di inizio e termine, tipo di vestiario ed eventuale equipaggiamento ed armamento necessari.

Può contenere, inoltre, indicazioni e comunicazioni varie ed eventuali a carattere individuale o generale.

Presso la Questura di Arezzo secondo le nostro conoscenze, giornalmente viene redatto tale Ordine di Servizio, che numerato progressivamente ed a firma del Capo di Gabinetto viene posto attraverso la rete intranet della Questura alla visione di tutto il personale in servizio.

In tale documento vengono riportati tutti gli Uffici da Lei diretti, compresi i servizi dei Commissariati di P.S. presenti in provincia ovvero quello di Sansepolcro e di Montevarchi.

Nelle primissime pagine di tale fondamentale dispositivo vengono riportati in modo dettagliato e preciso con l’indicazione dei nominativi, dell’eventuale collocazione del personale e dei mezzi di servizio usati, tutti quei servizi svolti dai poliziotti e dalle poliziotte al di fuori del proprio settore di appartenenza, ad esempio troviamo elencati i servizi svolti fuori sede a disposizione di altre Questure, i servizi di scorta alle personalità, servizi di vigilanza presso la Questura o la Prefettura, i vari servizi di O.P. allo Stadio oppure in altre manifestazioni fieristiche-politico-culturali, i vari corsi di formazione o le giornate di aggiornamento e addestramento professionale, praticamente quasi tutto … quasi tutto.

Quel quasi tutto si riferisce alla modalità organizzativa e di gestione del personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica che se inviato a svolgere dei servizi di O.P. “in solitudine” presso i Commissariati di P.S. si trova escluso dall’avere medesimo trattamento.

Assistiamo al paradosso di trovare detto personale (indicato soltanto numericamente) nell’Ordinanza di Servizio da Lei emessa per la gestione del servizio, ma escluso dall’essere disciplinato sulle modalità applicative di orari e mezzi di servizio, come se tale Ufficio fosse un qualcosa di estraneo alle normali e chiari dinamiche della Questura, solamente perché diretto dal Dirigente del Commissariato, non sia degno di apparire formalmente.

Crediamo che queste “ataviche” modalità, che espongono i colleghi anche disciplinarmente visto analoghe situazioni verificatesi in altre Questure, possano essere superate semplicemente con il buon senso, andando ad inserire detti servizi, come tanti altri svolti per tipologie similari presso la Questura, nell’Ordine di Servizio, senza per questo pregiudicare il lavoro dell’ufficio che gestisce la compilazione di tale documento .

Restiamo fiduciosi di una sua pronta determinazione in merito.

La Segreteria Provinciale Co.i.s.p. di Arezzo

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